Pratica è una parola con una sua concretezza, quasi materiale. Indica possibilità di realizzazione. Riguarda l’agire, il fare. Mettere in pratica richiede coerenza e si alimenta di consuetudine. Il mio lavoro si fonda su pratiche semplici e ripetitive come piegare, tagliare, tratteggiare, forare, infilare, … Esercizi di attenzione che condivido anche con altre persone.
La pratica favorisce conoscenza, sviluppa abilità, induce al silenzio meditativo. La pratica trasforma il pensiero in esperienza. Leggevo che la pratica della copiatura di testi sacri porta grandi meriti spirituali. Il lavoro misteriosamente si alimenta al contempo del vuoto, ambito da praticare. Nelle Lezioni americane di Calvino c’è una storia cinese che prediligo:
“Tra le molte virtù di Chuang-Tzu c’era l’abilità del disegno. Il re gli chiese il disegno d’un granchio. Chuang-Tzu disse che aveva bisogno di cinque anni di tempo e d’una villa con dodici servitori. Dopo cinque anni il disegno non era ancora cominciato. “Ho bisogno di altri cinque anni” disse Chuang-Tzu. Il re glieli accordò. Allo scadere dei dieci anni, Chuang-Tzu prese il pennello e in un istante, con un solo gesto, disegnò un granchio, il più perfetto granchio che si fosse mai visto."
Marzabotto, 8 giugno 2020
Sabrina Mezzaqui
Sabrina Mezzaqui