Sabrina Mezzaqui
ciò che ci rende umani
CIÒ CHE CI RENDE UMANI 2016
LABORATORI


14, 15 e 16 ottobre
Sala Lignea Biblioteca Malatestiana
Piazza Bufalini 1, Cesena (FC)


SABRINA MEZZAQUI
Meditazione delle mani

Disciplina per il lavoro manuale – niente distrazioni, niente fantasticherie. Così pure niente vertigini. Sorvegliare ininterrottamente ciò che si fa senza lasciarvisi assorbire.
Simone Weil




Condivisione di una modalità di lavoro basata su lentezza, pazienza, ripetizione, semplicità e silenzio.
Modalità che permette l’affiorare della bellezza in gesti minuti come tagliare, piegare, tratteggiare, infilare… La bellezza e la confidenza di tante mani laboriose attorno ad un tavolo.
Il manufatto resterà esposto all’interno della Biblioteca Malatestiana fino al temine della rassegna.



Rivolto a tutti, gratuito (su iscrizione obbligatoria per i tre giorni, fino a esaurimento posti), 15 partecipanti.
Orario: venerdì 14 ottobre 17.00/19.00; sabato 15 ottobre ore 9.00/13.00 e 15.00/19.00; domenica 16 ore 9.00/16.00.
Portate con voi riflessioni, righe, pagine sulla manualità, e una tazza per il tè.
Iscrizioni dal 19 settembre al 10 ottobre.


notizia

Sabrina Mezzaqui, nata a Bologna nel 1964, vive e lavora a Marzabotto (BO).
Molti suoi lavori sono una materializzazione dello scorrere del tempo, mettendo in gioco il senso del fare manuale nella ripetizione per ore e ore di gesti minuti (infilare perline, ritagliare, piegare, disegnare piccoli motivi…). Nelle opere spesso compare la scrittura (brevi testi, memorie, riferimenti letterari, libri rimaneggiati…). Anche i suoi video raccontano di tempi lenti, registrando variazioni di luce o semplici fenomeni naturali come il pulviscolo nei pressi di una finestra socchiusa o le stelline riflesse dal sole sulle onde o la neve che cade. Negli ultimi anni ha sperimentato modalità di lavoro condiviso (Tavolo di Lavoro di Marzabotto, Parma, San Gimignano).
Lavora con la Galleria Massimo Minini di Brescia (Messaggi inviati, 1999; Il pomeriggio è troppo azzurro, 2001; Quando le parole atterrano, 2006; Giocatori di perle, 2010; I quaderni di Adriano, 2016) e con la Galleria Continua di San Gimignano (Carezze, 2001; Ecco adesso, 2004; Sottolineature, 2005; Mettere a dimora, 2008; ciò che la primavera fa con i ciliegi, 2011; La saggezza della neve, 2014).
Ha esposto in spazi pubblici in Italia (Pilotta-Galleria Nazionale, Parma; Museo Civico d’Arte, Modena; GAM, Torino; Maxxi, Roma; Castel Sant’Elmo, Napoli; Palazzo delle Papesse, Siena; Museion, Bolzano; Mambo, Bologna; …), e all’estero (PS1, NewYork; INOVA, Milwaukee – WI; Musée Art Modern, Saint-Etienne – F; One Severn Street, Birmingham – GB; Raid Projects Gallery, Los Angeles – CA; Istituto Italiano di Cultura – MOCA, Buenos Aires; Bengal Art Lounge, Dhaka (Bangladesh);…).

http://www.sabrinamezzaqui.it
ciò che ci rende umani


SABRINA MEZZAQUI
Meditazione delle mani

Disciplina per il lavoro manuale – niente distrazioni, niente fantasticherie. Così pure niente vertigini. Sorvegliare ininterrottamente ciò che si fa senza lasciarvisi assorbire.
Simone Weil




Condivisione di una modalità di lavoro basata su lentezza, pazienza, ripetizione, semplicità e silenzio. Modalità che permette l’affiorare della bellezza in gesti minuti come tagliare, piegare, tratteggiare, infilare… La bellezza e la confidenza di tante mani laboriose attorno ad un tavolo..



Carta, perline, filo, lunghezza 63 metri circa.
Foto di Paolo Carraro.


Grazie alla collaborazione di (in ordine alfabetico) Daniele Barbieri, Ivana Battistini, Antonella Bracci, Arianna Campanini, Donatella Ceccarelli, Silvia Corallo, Lorenza Fabbio, Paola Farneti, Lucia Forlivesi, Lidia Gualtiero, Elisa Longeri, Emanuela Mencarelli, Maria Cristina Navacchia, Carlo Andrea Oddi, Anna Tommasini, Laura Trevini Bellini.



Il manufatto resterà esposto all’interno della Sala Lignea della Biblioteca Malatestiana nei seguenti orari: venerdì 21 ottobre e sabato 5 novembre 10:00/13:00; domenica 23 ottobre 16:00/19:00; da venerdì 28 a domenica 30 ottobre, venerdì 4 e domenica 6 novembre 10:00/13:00 - 16:00/19:00.


Si prega di non toccare




ingresso libero e gratuito
www.teatrovaldoca.org
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